L’olio d’oliva è un prodotto che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole: parte integrante della dieta quotidiana di ogni italiano, è l’oro che aggiungiamo ai nostri piatti per renderli più gustosi, sani e nutrienti. Questo alimento, in tutto e per tutto un succo ottenuto dalle olive, percorre un lungo viaggio produttivo per arrivare sino alla nostra bottiglia; vediamo insieme quali sono le fasi della produzione dell’olio d’oliva.
Le principali fasi di lavorazione nella produzione dell’olio d’oliva nella nostra impresa. La raccolta delle olive in Italia avviene in genere nel periodo che va da metà ottobre a fine dicembre (la nostra raccolta, per una questione di varietà di microclimi, continua sino alla fine di febbraio), a seconda della tecnica utilizzata: la raccolta che si tiene nel periodo finale è spesso quella che attende la maturazione completa delle olive e le raccoglie nel momento in cui si staccano dai rami. A differenza della maggior parte della aziende, in Valle dell’Akrai anticipiamo la raccolta non appena vediamo i primi frutti maturi, questo va a discapito della quantità del prodotto finito ma è una pratica che ci permette di ottenere una maggiore qualità.
Le tecniche di raccolta sono varie: quella tradizionale o i metodi meccanici.
Noi, per regalarvi un prodotto superlativo, utilizziamo una tecnica mista in equilibrio tra raccolta meccanica e sapere tradizionale: le nostre olive non vengono staccate dagli alberi grazie ad abbacchiatori elettrici, ma raccolte da manodopera della nostra terra, esperta nella selezione dei frutti migliori.
Trasporto e Pesatura
Una volta raccolte, le olive vengono inserite in cassette e trasportate sino al frantoio durante la stessa giornata. Qui vengono pesate cassetta per cassetta in modo da avere una stima del raccolto.
Lavaggio
Le olive vengono poi defogliate e lavate; il lavaggio avviene immergendole in una vasca d’acqua o utilizzando speciali lavatrici meccaniche che mantengono il liquido in movimento; perché il prodotto sia di qualità, è bene che l’acqua venga cambiata spesso.
Molitura
La molitura è la prima vera e propria fase di estrazione dell’olio di oliva: è il momento in cui le olive, tramite azione meccanica, diventano pasta d’olio, una massa composta da una parte solida, frutto di noccioli, bucce e polpa, e una parte liquida composta del succo delle olive.
Gramolatura
La gramolatura è il processo che, tramite un macchinario chiamato gramola disemulsiona olio e pasta, raccogliendo il liquido in gocce più grandi grazie a un movimento lento della massa e il suo riscaldamento. Si tratta di un momento chiave della lavorazione dell’olio d’oliva, che in qualche modo andrà a deciderne qualità, gusto e anche quantità: a seconda della temperatura alla quale la pasta è sottoposta, infatti, l’olio guadagna o meno il diritto alla denominazione !a freddo” e cambia le sue qualità organolettiche.
Da 25° a 27° gradi centigradi, il prodotto mantiene qualità eccelsa e può fregiarsi della definizione “a freddo”. Tra i 27° e i 30° gradi ed oltre, la produzione crescerà in quantità, ma il prodotto sarà mediocre, in quanto avrà perso il gusto fruttato e le varie sostanze chiave quali i polifenoli.
Il nostro olio vanta una temperatura costante in produzione di 23 gradi centigradi.
Estrazione
L’estrazione è il processo che vede finalmente l’apparizione di un prodotto vicino all’olio che conosciamo. Il metodo tradizionale, prevede l’estrazione per centrifuga ed è conosciuto anche come decanter. La produzione ottenuta con questa formula è di ottima qualità.
Separazione
L’ultima fase nella produzione dell’olio d’oliva è la separazione: dopo l’estrazione del liquido dalla pasta, il mosto ottenuto contiene ancora una minima quantità di acqua che verrà separata sfruttando la non miscibilità dell’olio, più leggero, e dell’acqua. Questo processo viene portato a termine grazie a una tecnologia moderna che consiste in un separatore ad acqua che ne garantisce una maggiore qualità. Il liquido che esce dal macchinario è finalmente lui: l’olio di oliva.
Stoccaggio e imbottigliamento
L’olio ottenuto dal processo di separazione è il prodotto finito; Immerso in speciali silos di acciaio inox viene tenuto sotto pressione da azoto battente, in modo che non si ossidi come avviene con la presenza dell’aria. Dopo le analisi chimiche ed organolettiche del consorzio DOP, lpolio può essere imbottigliato e messo in commercio. Le nostre bottiglie, scure per non far passare i raggi solari, sono dotate di tappo anti rabbocco ed etichetta anti macchia.
